In questa sede, credo sia superfluo un discorso introduttivo sui bonus ristrutturazioni anche perché in questo particolare periodo storico si tratta probabilmente del tema più chiacchierato in assoluto tra gli addetti ai lavori e non.
Il bonus ristrutturazione nelle sue declinazioni sisma/eco esiste da tempo, ciò che oggi lo rende così appetibile e “sensazionale” sono probabilmente 2 delle novità introdotte, le più significative:
- il cosiddetto superbonus e l’aliquota ad esso collegata, che arriva al 110% (generando di fatto un credito più alto del valore della ristrutturazione);
- la possibilità di cedere più agevolmente il credito di imposta a soggetti terzi, con le banche che si sono ben attrezzate per cogliere l’opportunità.
Anche noi operatori del mercato NPL/UTP secured ovviamente abbiamo teso l’orecchio. In GMA in particolare, abbiamo dedicato tempo e risorse durante il lockdown primaverile per studiare la materia e analizzare casi pratici; oggi possiamo affermare che affrontiamo l’argomento con maggiore consapevolezza e siamo in grado di individuare con anticipo situazioni potenzialmente appetibili e papabili per l’applicazione dei bonus.
Abbiamo riassunto in punti quelle che riteniamo le nostre considerazioni più importanti:
- i bonus si applicano anche alle Reoco e agli NPL repossessed. Per chi (come noi) aveva qualche dubbio iniziale, abbiamo approfondito: non esistono limitazioni di sorta per le Reoco e i repossessed assets più in generale, si è dibattuto negli ultimi mesi sull’applicabilità dei bonus alle persone giuridiche e più di una sentenza della Cassazione e della Commissione Tributaria si sono espresse favorevolmente in merito;
- esistono dei prerequisiti di applicabilità dei bonus. Non è questa la sede per elencarli tutti, è sufficiente dire che esistono alcuni prerequisiti che determinano in modo inequivocabile la possibilità di accedere ai bonus e la quantificazione massima del bonus erogabile; per gli operatori questo aspetto è importante, perché permette di concentrarsi sulle operazioni con maggiori probabilità di successo. Ovviamente andando nello specifico, si vanno a scoprire le particolarità di ogni posizione e le aliquote applicabili;
- iniziare una ristrutturazione solo per le agevolazioni previste dal bonus è potenzialmente un errore. La pratica è lunga e complessa e le variabili sono molte. Spesso ai costi passibili di bonus si sommano costi extra bonus, spesso non previsti, che vanno inevitabilmente ad annacquare le percentuali e a generare uscite di cassa non considerate ab origine.
Probabilmente questa considerazione vale per questo bonus e per tutte le agevolazioni statali in genere. La domanda che occorre farsi è: se non ci fosse la possibilità di avere le agevolazioni, faremmo comunque una riqualificazione? Se la risposta è sì, l’operazione è una grande opportunità e la si affronta in modo sereno; - i bonus scadono alla fine del 2021. Sappiamo bene che ultimamente si è rincorsa più di una voce in merito a una proroga, in particolare per il sismabonus e l’ecobonus; ad oggi, ciò che è certo è che le agevolazioni saranno in vigore fino a dicembre 2021. Occorre pertanto pianificare i lavori considerando i tempi tecnici e mettendo in preventivo la possibilità che se questi dovessero protrarsi oltre, potrebbero non usufruire delle agevolazioni.
Emanuele Grassi