L’Expo appena terminato è stato tra le altre cose il trionfo della cultura orientale.
Un plebiscito per il padiglione del Giappone, il più visitato con code tali da generare una vera e propria psicosi; premiato come secondo classificato il padiglione Corea, il cui messaggio genuino è stato molto apprezzato.
“E che c’entra questo con i crediti non-performing?” ti starai chiedendo.
C’entra, eccome.
La cultura di questi due paesi e più in generale la cultura orientale è estremamente attuale nel mondo imprenditoriale. Essa costituisce un approccio diverso al business e alla vita troppo complesso da spiegare in poche righe senza rischiare di generalizzare; non sempre questo approccio è migliore in senso assoluto a quello occidentale, decisamente interessante è la combinazione di entrambi nei loro punti forti.
Pochi sanno per esempio che uno dei più riusciti esperimenti della famigerata “bad bank” è quello coreano, che risale alla fine degli anni ’90; un’era geologica fa, finanziariamente parlando. Questa struttura rappresentava già l’avanguardia nell’amministrazione dei crediti non-performing. Attraverso un veicolo (KAMCO), il governo acquisisce i crediti dalle banche in difficoltà salvo poi gestirli in modo davvero efficiente attraverso strutture diverse secondo la tipologia di NPL, statali e private. Incentivi e tax benefits rendono queste operazioni particolarmente appetibili. Alcuni crediti vengono ceduti a fondi, altri a veicoli di proprietà delle banche le quali promuovono business partnership per la valorizzazione dei crediti. Ciliegina sulla torta: il debitore fallito e/o esecutato è incentivato a presentare un piano di ristrutturazione del proprio debito e dei propri asset, in caso di successo viene riabilitato nella CR locale e può ottenere nuovamente credito.
In GMA crediamo fortemente in questo approccio e stiamo studiando da mesi un modello da adattare alla nostra realtà imprenditoriale; in particolare riteniamo che questo modello sia particolarmente valido nel contesto Italia così florido di piccole aziende e asset da valorizzare.
Dalla cultura giapponese prendiamo inoltre ispirazione per il concetto di kintsugi, ovvero l’arte di far nascere da una cosa rotta qualcosa di nuovo e migliore di prima.
Puoi trovarne riferimento nella homepage del nostro nuovo sito, come concetto ispiratore della nostra mission aziendale.
Emanuele Grassi